Befana 2017: .....lambralalanguabangla.....

BEFANA SUL LAMBRO 2017
05 gennaio 2017 ore 18,30 Agliate

Contributi Culturali Laboratorio Immagini Progetto CinqueArchi

.....lambralalanguabangla.....
trent'anni di befana, un fiume di lingue diverse

La Befana sul Lambro è arrivata alla sua trentesima edizione e nel tempo ha inventato una forma di lavoro collettivo e un linguaggio poetico inediti che attingono alla cultura popolare delle genti del fiume. Un linguaggio artistico corale, composto di tante parole, grida, risate, borbottii, toni, note, idiomi diversi che sono via via sorti dalle acque del fiume che in esse si sono perduti e sono riemersi, fatto di voci inimitabili e insostituibili di tanti uomini differenti per provenienza, cultura, desideri e destini.

Il tema di quest'anno pertanto non può che essere quello dell'incontro tra le lingue e del loro intrecciarsi e darsi respiro e vita a vicenda, nonostante e grazie alle loro irriducibili differenze. Al di là della pacifica idea della lingua madre o delle pura lingua paradisiaca - false garanzie dell'intesa perfetta - c'è un punto nascosto in ogni uomo e in ogni cultura, un tesoro che è quanto ha di più prezioso, incomunicabile e sorgente di ogni desiderio di avvicinarsi, di comprendersi, di diventare amici. Solo grazie a questa resistenza e solo al prezzo di un lavoro duro, al prezzo della fatica e della sopportazione del fraintendimento, forse impareremo a parlare una lingua di accoglienza.

L'arte e la poesia della Befana sul Lambro sono l'esito di un impegno tenace di tendere l'orecchio per mettersi all'ascolto di una voce muta che ha dato il colore all'avventura: la lingua delle sponde, del cielo sopra i riflessi dell'acqua, la lingua della memoria silenziosa di questa terra. Una voce alla quale corrispondere inventando un linguaggio nuovo che nessuno conosceva prima, che nessuno sapeva di poter parlare.

Ma non è questo il linguaggio della cultura popolare, una voce corale, di tutti e nessuno, di ogni uno?

e allora via ad inventare anche quest'anno nuove parole, a parlare sempre in altre parole ...

... lambralalanguabangla ...

Non ho capito bene! Perché prima invece ci si capiva? Tu lo capivi cosa dovevi fare? ...

   - "Prendi quello lì!"

   - "Ma quale?"

   - "Là, là...lì"

Ma chissà com'è, chissà come non è, alla fine ci si arriva, o meglio non si arriva mai dove si pensa di arrivare. O meglio ancora non ci si arriva mai, manca sempre un pezzo... Va bene lo stesso!

Lambralalanguabangla è sempre stata la nostra lingua.

Checché ne dicano, non abbiamo solo una lingua né una lingua pura, o una patria sola, siamo sempre in mezzo, come l'anno scorso abbiamo saputo che siamo mare, in mezzo tra le due sponde, tra le onde.

O forse, questa lingua pura, d'intesa – per essere finalmente accanto a chi è separato da noi – alla quale aspiriamo e che desideriamo con tutta l'anima, forse non è altrove che tra le lingue...

Per fortuna, è proprio un caso; e a pensarci bene infatti non è chiaro, abbiamo sempre avuto questa strana nostra lingua – un resistenza, ogni idioma singolare è un far resistenza e non voler obbedire – questa strana nostra lingua che è veramente degli altri: il taglialegna, il geometra e il poeta e il muto, che lingua parlano? E che note suonano? E il direttore del coro cosa spera di fare? Lamentazioni e imprecazioni, e cicicicicicici mentre quelelà fanno le lanterne.

Ma che lingua è?

Ora da là - in verità non abbiamo ancora capito da dove, per quante volte l'abbiamo chiesto ai richiedenti asilo – ci hanno sorpresi, gli altri, a comprendere che abbiamo sempre parlato questa lingue [non correggete, non si corregga (è il bello del laboratorio) non è un errore di ortografia!]. Oppure sono solo errori di ortografia e di punteggiatura o di pinzatrice!

Ma quante risate, con questa langualalanguabangla... non si fa che ridere.

Non è “là-là-là”, la-lì-ngua dei bambini??? Là-là-là. Guarda là cosa arriva là sul Là/mbro ... Dove? Lì? No, eccola-là! E' Lei, la Befanala!

Quante risate ci siamo fatti con questo là-là... con questa intermittenza che veniva sempre da là, da fuori, altrove, e che ogni volta ha dato coraggio, quando sembrava che qua le cose andassero male.

Ma di cosa stiamo parlando? Di noi? Del Laboratorio, della Befana sul Lambro? Mettiamola giù piatta: perchè è così difficile vedere che casa nostra non è nostra, che abitiamo in una lingua che non è la nostra?

Scritto ben strano, a dire la verità ... quale? sempre dell'altro... E poi, in fondo quel che conta è lo spazio prima e dopo, e sono i puntini prima e dopo... Insomma, ci siamo intesi?

..... Post-scriptum: ora naturalmente viene da chiedersi che lingua parla la Befana. In effetti si può dire che nessuno l'ha mai sentita parlare. La Befana parlamuta (non correggete!) la stessa lingua delle oche, dei pesci, delle rane, delle sponde, canne, sassi, fiume.

Commissione Cultura Alternativa



Laboratorio costruzioni:
Capannone presso l'azienda di Ettore Villa via Dell'Isola, Agliate
Dal primo fine settimana di novembre 2016, fino al 5 gennaio 2017


Dall'87 l'arrivo della Befana sulle acque del fiume Lambro la vigilia dell'Epifania
è diventata una teatralizzazione che si svolge nei pressi del ponte di Agliate (Mi)

Promosso da Associazione Commissione Cultura Alternativa (CCA) di Carate Brianza, dal Comitato per il diritto al Mito-Festa dei bambini e dalla gente della valle del Lambro.
Con il patrocinio e il contributo di:
Provincia di Monza e Brianza - Parco Valle del Lambro
Comuni di Carate, Albiate, Briosco, Giussano, Macherio, Sovico, Verano


Per informazioni Tel. 0362-906294 Fax 0362-906294 E.mail postmaster@befanalambro.net