BEFANA, SENZA PAURA - gennaio 2009

SIMBOLI E STRUTTURE


 

Il termine “sicurezza” è il chiavistello per aprire il lato oscuro delle paure umane.
La mancanza di sicurezza fa spavento, e coloro che la snobbano e scelgono viaggi diversi
sono i “vaganti”, quelli fuori dal controllo.
Mentre incollo e graffetto, penso che si può essere gitani anche col pensiero e, forse, fa più paura ancora.

E intanto dal lavoro creativo nascono le giravolte e le maschere dei miti "kachina"



 

Le barche cariche di pesci verranno messe nell'acqua come gioco che scaccia la "grande paura".
E il simbolo di questa paura, il grande teschio
, ora incombe sullo sfondo del laboratorio, mentre viene completata la struttura che verrà portata nel fiume



 

Abbiamo cominciato la costruzione di un carro gitano o circense. Non ho ancora capito bene. Carro di zingari, giocolieri, girovaghi. Cosa accomuna? Qual'è il motivo che unisce? O è il carro il fulcro?
Come al solito il bello è che le cose si capiscono in “corso d'opera”.
“Ma pensa che bello, salire tutti su 'sto carro e andare via...” - dice Sandro -
"Non scappare, andare via. E non è lo stesso."


Il carro può essere conoscenza, la sua stessa sostanza implica il viaggio, l'altrove, il diverso da,

sottintende la rottura con la stabilità Oltrepassare l'incognito fuori e dentro,
non averne paura, credo sia la soluzione che propone.
Il carro è dissacrante e anti-dogmatico.